Continua il discorso di ieri. Continua la tensione tra religiosità e fede. Nessuno può pensare di trasportare vino senza otri, di vivere la propria fede in Dio senza una religione. L’uomo è fatto di gesti simbolici, è il suo modo d’esprimere ciò che a parole non riesce a dire. Eppure gli otri non sono più importanti del vino, né la religiosità viene prima della fede. La religione contiene, dà un argine e un riparo alla fede. La fede infatti non è costante, la si può perdere in poco e per rinforzarla viene in aiuto la religione, con la sua tradizione di saggezza filtrata nei millenni. Ma senza un rapporto personale, diretto e quotidiano con Dio, con Gesù, non resta che la religione. E un otre vuoto è solo un ricordo impolverato. ….. https://lalocandadellaparola.com/2024/09/07/religione/
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